«I bandi regionali per trasporto pubblico marittimo sono escludenti, penalizzanti e irragionevoli. Non partecipare per noi una scelta sofferta ma obbligata. Servizi con navi assicurati fino al 31 dicembre 2021 da e per le isole di Sicilia. Purtroppo inevitabile anche l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo». Lo dice Tiziano Minuti, responsabile del personale e della comunicazione
del Gruppo Caronte & Touris. «La decisione di non partecipare alle gare bandite dalla Regione Siciliana per i servizi integrativi di Trasporto Pubblico Locale marittimo – spiega – ha origine da valutazioni oggettive sui contenuti tecnici ed economico/finanziari dei bandi. Ci riferiamo in particolare ai vincoli per l’età massima del naviglio, evidentemente escludenti per i noti requisiti anagrafici della nostra flotta; alla generalizzata riduzione della base d’asta; ai maggiori oneri legati alla previsione dei costi operativi indeducibili; all’inasprimento delle penali per mancata sostituzione del naviglio fuori servizio entro le 96 ore – tali da vanificare in questi casi, tutt’altro che infrequenti e/o improbabili, la redditività prevista – e alla peculiare parametrizzazione del
margine di remunerazione contrattuale massimo cui l’esercente può aspirare, che lo rende del tutto inadeguato rispetto al rischio d’impresa cui esso si sottopone. In altre parole, non si
garantisce un margine di profitto ma si preannuncia una perdita quasi certa».